Spiega un famoso ballerino senegalese e maestro
di danza a Parigi:
“La danza e la musica, per noi africani, sono la
vita. Sono un mezzo di comunicazione, di conoscenza e di scambio. Ogni cosa, dal
momento in cui siamo nel ventre materno, passa attraverso
l’esperienza del corpo.
L’Occidente invece ha problemi con il corpo
perché il sistema sociale individualistico porta i bambini a crescere soli, a
scuola come in famiglia.
In Africa non è così: i bambini sono abituati a
crescere con gli altri, a condividerne gioie e dolori, a partecipare
attivamente agli eventi sociali. […] La danza non è però una
‘questione di sangue’ - come molti continuano a sostenere usando
frasi fatte, ma di cultura. Gli africani non nascono con il
cromosoma ‘danza’.
Il ritmo non è né africano, né italiano, né
americano; non appartiene alla cultura di nessun popolo, ma è
universale, poiché il ritmo originario è il battito del nostro cuore”.
A presto.
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