Visualizzazione post con etichetta Danze greche antiche. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Danze greche antiche. Mostra tutti i post

mercoledì 11 dicembre 2013

La Danza delle Ninfe




In greco “Ninpha” significa giovane fanciulla, ma in senso teologico in realtà erano considerate delle divinità minori però superiori agli uomini, e non erano delle dee. Sono considerate forze elementari della natura come mare, fiori, acque dolci, ecc. Nella mitologia greca le Ninfe dei monti (Oreadi), dei boschi (Driadi), delle acque (Nereidi nel mare, Naiadi nelle sorgenti dei fiumi e molte altre), legate a varie divinità di cui costituivano il corteo, danzavano flessuosamente allietando l’ambiente in cui vivevano e che personificavano nel loro corpo di fanciulle semidivine. La danza delle ninfe è molto importante nella cultura e nello sviluppo della danza moderna, perché capace di ispirare tra mito, bellezza, sensualità tuta la danza moderna.

martedì 3 dicembre 2013

Danza Satirica o Sicinnis



Questa danza era accompagnata da canzonette con frasi e allusioni scabrose. I Ballerini si mettevano una maschera assomigliante al soggetto da deridere, da qui il ballerino oltre a danzare diventava anche attore imitando il personaggio in alcune azioni. Questa danza sembra aver avuto origine ad Attica una penisola del mar Egeo.

lunedì 18 novembre 2013

La danza Memfitica



Questa danza era simile alla pirrica e si dice che fù istituita da Minerva per ricordare la disfatta dei Titani (quindi è una danza di racconto teatrale). I ballerini guerrieri, danzavano con scudi, lance e giavellotti, ma in modo meno focoso rispetto la pirrica.

lunedì 4 novembre 2013

Danze Gymnopedies


 

Anche queste danze erano eseguite in onore  di Apollo dio del sole, ed erano molto frequenti tra i Lacedemoni. Queste danze erano usate anche come introduzione alla danza Pirrica, ed erano eseguite da ballerini nudi con la fronte coronata da delle palme.

 

martedì 29 ottobre 2013

Danze Emmelie



Queste danze erano considerate sacre, si dice che a inventarle furono i satìri di bacco.  Platone definì questo tipo di danze improntate (con rappresentazioni mimiche) sull’espressione del sentimento di cui è intrinso ogni mortale quando invoca il divino. Avevano un gran effetto sugli spettatori  e inoltre potevano rappresentare anche la grazie, la forza e la maestà.