Queste danze erano considerate sacre, si dice che a
inventarle furono i satìri di bacco. Platone definì questo tipo di danze
improntate (con rappresentazioni mimiche) sull’espressione del sentimento di
cui è intrinso ogni mortale quando invoca il divino. Avevano un gran effetto sugli spettatori e inoltre potevano rappresentare anche la
grazie, la forza e la maestà.
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