Il nome Tarantella deriva dal morso di un tipico ragno della Puglia "Ragno Lupo"chiamato anche "tarantola". si credeva che il morso del ragno fosse altamente velenoso e che portasse a una condizione isterica detta tarantismo. I documenti più antichi che abbinano questa condizione isterica alla danza risalgono al 1100 A.C. e si suppone che questa danza sia discendente dalla danza Dionisica che fu soppressa dai romani, ma poi ripristinata nel 186 A.C. come forma di esorcismo al morso della "tarantola". Molti gruppi di artisti e di giovani appassionati continuano a mantenere viva questa tradizionale danza e a utilizzarla tutt'ora come forma terapeutica di depressione e isteria. Il ritmo è veloce caratterizzato sul levare e di 6/8 accompagnato da tamburelli e si tratta di una delle sonorità più riconosciute in sud Italia che prende nomi diversi a seconda della regione di provenienza, come Tammuriata per la Campania, la Pizzica per il Salento, Sonu a Ballu per la Calabria. questo ballo è una danza di corteggiamento maestoso ballato in coppia o più coppie. Il ballo è grazioso ed elegante e di breve durata e varia a seconda del luogo di origine. Gli strumenti principali utilizzati per accompagnare questa danza son la chitarra e il mandolino, ma non mancano anche la fisarmonica i tamburelli ,il flauto, la tromba e il clarinetto. La leggenda originale dice che chi fosse stato morso da una tarantola o da una vedova nera dovesse ballare per guarire trasudando il veleno del ragno. Sotto un esempio video:
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martedì 30 dicembre 2014
Danza Tarantella
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