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giovedì 28 novembre 2013

OGGUN




Questa divinità nota anche con il nome Ogoun, Ogou o in altre varianti, è un semidio Orisha della guerra, del fuoco, della caccia e dell’agricoltura. In Brasile questa divinità (nella religione Candomblè) è anche protettore dei fabbri, meccanici, scultori, militari e protegge dalla febbre e dagli infortuni da metalli. E’ raffigurato abitualmente con la posa da guerriero con in mano un machete, vestito di viola e con una gonna che lo protegge dai mali del mondo. Oggun È incaricato di procurare il cibo a tutti gli orisha ed è stato prima di tutto un cacciatore denominato “Tobe Ode”, che scese dal cielo su una ragnatela già prima che il processo di creazione fosse concluso, per cercare l'ambiente ideale per la vita umana. Spesso viene identificato con san Pietro, mentre nella religione Candomblé dell'America del Sud con san Giorgio o con san Sebastiano, a Bahia con sant'Antonio, a Cuba è identificato infine con san Paolo e san Giovanni Battista, grazie a quell'articolato sincretismo religioso che caratterizza i culti americani. È da sottolineare come nel passaggio dall'Africa alle Americhe, Oggun abbia perso alcune prerogative, come ad esempio la sua influenza sulla fertilità dei campi, in quanto gli schiavi neri non focalizzavano le loro attenzioni verso le piantagioni, dato che il raccolto non era gestito da loro. Oggun ha invece conservato l'autorità sulla montagne e sui boschi e i devoti prima di avventurarsi in escursioni tendono a raccomandarsi a lui. I suoi strumenti sono: un bollitore di ferro di tre gambe ,i ferri di cavallo, i chiodi di ferrovia, un pezzo di ferrovia, freno di cavallo, spade, punte, pale, machete, la massa, l'insieme di incudine e martello rappresenta la forgiatura del ferro, strumenti di lavoro in generale, catene, revolver, fucile, coltelli (di cui è proprietario), achabbá (catena con 21 pezzi), il cappello di guao, mariwó, lance, magneti, ecc…
Oggun è conosciuto da due balli caratteristici: la danza del guerriero, in cui oscilla il machete rompendo l'aria, mentre lui avanza con un piede e trascina l'altro e la danza del lavoratore in cui egli imita la raccolta con il machete, o come se stesse martellando come un fabbro . Gli altri devono imitare i movimenti di Oggun, danzando in cerchio.






lunedì 11 novembre 2013

La santeria nella rumba cubana





Precedentemente ho parlato della rumba che si divide in tre stili diversi Yambu, Guaguancò, Columbia, questo però non basta per descrivere questa enorme cultura di ballo. Infatti Nella rumba si dà molto spazio alla fantasia ma è anche un ballo molto religioso( vedi Origine dei gruppi africani a Cuba )  legato alla spiritualità dei Santi di origine Africana ( conosciuta con il nome "Regla de Ocha") .Con l’influenza imposta  del cristianesimo, in quanto  la legge della colonia spagnola obbligava gli schiavi africani a battezzarsi, a rinunciare alla loro fede e abbracciare il cattolicesimo, gli africani associarono queste immagini  cristiane alle loro divinità. Questo fu  un processo lungo, ma inesorabile, al punto che tuttora, si fatica a distinguere la differenza tra gli Orishas e i santi della chiesa, nonostante il fatto che la religione cattolica non sia più imposta e che gli attuali sacerdoti delle varie religioni di ceppo africano presenti nell’isola stiano lavorando per separare le due entità. Quindi nella rumba cubana troviamo varie interpretazioni , per ogni dio e ogni santo c’è un tipo di ballo legato alla divinità. Il sincretismo tra il santo cattolico e l’Orisha può nascere da una motivazione profonda o da una similitudine estremamente semplice ed ingenua, dovuta anche al fatto che gli schiavi africani non sapevano assolutamente niente dei dogmi della chiesa.

Di seguito vi elenco le principali divinità: