martedì 18 marzo 2014

Il Nay




Questo strumento di origine antichissima è  un flauto formato da una canna (non di Bambù). Il flauto è aperto alle due estremità e viene suonato appoggiandolo sul labbro inferiore e tenendolo in diagonale. Il suono prodotto offre al musicista esperto un’estensione di due ottave e mezzo, e si riesce a produrre nove suoni diversi. Questo strumento è l’unico a fiato usato nella cultura araba e il suo nome deriva dal termine persiano che indica la canna. La posizione delle labbra, delle gengive e, ovviamente, delle dita permette di modificare sensibilmente la qualità del suono, di passare improvvisamente da un suono acuto a uno grave. Questo strumento è legato alla poesia mistica  e per questo il soffio che fa suonare il flauto viene assimilato al soffio dello spirito che fluisce nel cuore del mistico.


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