lunedì 17 marzo 2014

OYA’




Oyà è una dea della mitologia Yoruba, essa  ha il controllo del vento, dei terremoti, dei tornado ed ei fenomeni naturali intensi e impetuosi come i fulmini. Oyà viene definita la madre del caos e dei cambiamenti, ed è una dea guerriera  patrona dell'abilità femminile di governare. Spesso la si rappresenta con il fuoco in mano perché è considerata anche la signora delle fiamme.  E’ la moglie di Oggun e successivamente di Shango . Nella danza viene rappresentata con un machete in mano  che le fa valere il suo grande potere di dominatrice. In Brasile questa divinità è conosciuta con il nome di Yansa, a Haiti invece è chiamata Aido-Wedo e nella santeria cubana Olla. Vive alle porte dei cimiteri ed insieme ad Obatala, Eleggua e Obba è uno dei 4 venti che comanda con i suoi "iruche" (i suoi attributi code di cavallo) e la sua gestualità è uguale a quella dello sposo. Il suo giorno è il venerdì ed il suo numero è il nove, le appartengono tutti i colori tranne il nero. Nella religione europea è santa Barbara, Nostra Signora della Calderia, Giovanna d'Arco e Santa Teresa del Bambin Gesù. Si festeggia il 4 di dicembre ed il 2 di febbraio. Il suo giorno è il sabato. I suoi numeri sono il 9, il 19, il 29, il 39, il 49, il 99 e i multipli di 9. In Africa, nella religione tradizionale Yoruba, le è stato assegnato il ruolo di patrona del fiiume Niger e i suoi nove figli sono i nove affluenti del fiume. Viene invocata affinché trasmetta quella saggezza necessaria per superare situazioni difficili.In Nigeria, il suo culto è praticato dai devoti nelle loro stesse abitazioni, all'interno delle quali viene allestito un altare, caratterizzato da un vaso coperto circondato da amuleti e vari oggetti magici caricati di valenze simboliche: corone di rame, una spada, perle di vetro colorato, corna di bufalo. Per ingraziarsi la dea, i suoi seguaci le offrono i suoi cibi preferiti, quali melanzane e torte a base di fagioli. Qui sotto un esempio delle dea rappresentata nella danza: 


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