lunedì 16 dicembre 2013

La danza del candelabro “Raks Shamadan”




Questa danza nasce agli inizi del XX secolo in Egitto, anche se le esatte origini non son perfettamente chiare si dice che sia nata nel contesto cerimoniale  matrimoniale. Nei matrimoni (o zeffa) egiziani tradizionali era usanza che un ricco e chiassoso corteo di parenti e amici, guidato da una danzatrice e da un gruppo di musicisti, accompagnasse la sposa dalla casa paterna a quella del marito, e il percorso veniva rischiarato da delle candele per illuminare simbolicamente il nuovo cammino della sposa. Secondo Mahmoud Reda la danza del candelabro sarebbe stata introdotta in Egitto dai turchi Ottomani, quando la danzatrice Zouba el Klobatiyya animò per la prima volta una Zeffa portando in equilibrio sulla testa un Klob, una grande lanterna con la fiammella accesa. Il candelabro a più luci, lo Shamadan, fu utilizzato per la prima volta dalla leggendaria Shafia el Koptia ai primi del '900 e subito conquistò un ruolo di primo piano all'interno delle cerimonie nuziali egiziane. Ai nostri giorni la cerimonia si è spostata dalla strada agli hotel  iniziando nel foyer dell'albergo, dove una danzatrice indossa il candelabro acceso e ballando conduce il corteo e gli sposi nel salone della festa. Nella danza la ballerina con movimenti lenti s e soffici tiene in equilibrio un candelabro in testa. L’esibizione comprende anche una parte a terra  rendendo più difficoltosa la danza e aumentando la suspance del pubblico. La difficoltà di ballare bilanciando sulla testa un pesante candelabro acceso può far pensare che i brani musicali che accompagnano Raks Shamadan siano sempre molto lenti; in realtà si danza su composizioni vivaci e brillanti, adatte all'atmosfera festosa della Zeffa, spesso accompagnate con i cimbali dalla stessa danzatrice.



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