lunedì 16 settembre 2013

DJEMBE





.

Lo strumento djembe è uno strumento molto antico, si pensa che la sua apparizione abbia radici con il popolo Mandingo del Mali circa nel 1200 d.c
Questo strumento fa parte della famiglia dei tamburi con una dimensione tra i 30 cm di diametro e i 60cm di altezza.
Il corpo, cavo, ha una tipica forma a calice; la superficie interna dovrebbe essere liscia e levigata, cosa che contribuisce alla ricchezza del timbro dello strumento. La membrana, tradizionalmente, è in pelle di capra; più raramente in pelle di vacca.
La pelle viene tesa attraverso due procedure distinte di tiraggio chiamate tiraggio verticale e tiraggio orizzontale.
Il tiraggio verticale si effettua subito dopo il montaggio della pelle e consiste nel far raggiungere una buona tensione alle corde.
Il tiraggio orizzontale consiste nell'intrecciare le corde precedentemente tirate utilizzando una terza corda che viene legata in direzione orizzontale al fusto. I djembe tradizionali sono costruiti a partire da un unico pezzo di legno. Si scelgono solo legni duri (soprattutto dimba, ma anche bois rouge, lenge, acagiù, iroko, hare, dugura) e teck; i djembe più economici, realizzati incollando assieme diversi pezzi di legno, sono da scartare per la mediocre qualità del suono; i djembe prodotti industrialmente con materiali sintetici (sia la cassa sonora che la pelle), possono apparire prodotti professionali e ben fatti (spesso costano molto) ma sono assolutamente diversi nel suono dai veri djembe.
Il djembe si distingue fra i membranofoni per una gamma di toni particolarmente ampia, che ne consente l'uso come strumento solista oltre che ritmico. Sostanzialmente però, i colpi principali sono tre: lo slap, il tone ed il base. Questa varietà tonale dipende dalla particolare forma a calice, dai tipi di legno usati, dalla lavorazione interna della cassa armonica, e dal tipo di pelle utilizzata.
Il djembe si suona con le mani e per riprodurre i toni fondamentali occorre una certa pratica; sono rilevanti sia la posizione in cui si colpisce la membrana quanto la "consistenza" del colpo. Il tone (colpo medio) si potrebbe descrivere come "concentrato" e si ottiene colpendo mantenendo il polso rigido; Lo slap è un colpo invece "diffuso" e si ottiene dando maggiore elasticità al polso e tenendo le dita leggermente aperte. Il passaggio dal colpo concentrato a quello diffuso corrisponde a un passaggio da toni più bassi a toni più alti; il terzo colpo fondamentale è il base (letto bass), ed è il colpo più basso e si produce colpendo il tamburo al centro della pelle. I suonatori principianti tendono a cambiare tono spostando le mani, mentre i professionisti privilegiano in genere le variazioni nel tocco.
Il djembe è uno strumento di comunicazione sociale e come tale ha un ruolo molto importante nell'accompagnare danze cerimoniali e rituali, come nei battesimi, nei matrimoni, nei riti di circoncisione e nei funerali, praticamente le tappe fondamentali della vita, ma anche durante le feste "mondane". Il suonatore di djembe viene chiamato djembefola (fola significa suonatore).

Nessun commento:

Posta un commento