lunedì 16 settembre 2013

I Bambara




Bambara o Bamana è un popolo del Mali discendente dall’antico impero del Mali. Storici sostengono che loro abbiano introdotto l’agricoltura nell’Africa subsahariana. I bambara sono noti per la loro abilità nella lavorazione di ferro, legno, cuoio, ceramica e tessuti. Particolarmente caratteristico della loro produzione artigianale è il chiwara o tjiwara, un copricapo-maschera tradizionale di legno intagliato, in forma di antilope, che viene indossato nelle cerimonie religiose. Tutte le maschere bambara sono realizzate in un particolare stile chiamato segou, caratterizzato tra l'altro da volti piatti, nasi a forma di freccia, e segni triangolari che rappresentano cicatrici decorative. Altra caratteristica dei bambara è la realizzazione di maschere di animali con l'aggiunta di elementi naturali, come le corna. Proprio queste maschere caratterizzano la loro danza associata a rituali religiosi connessi principalmente con l’agricoltura. Nel corso di questi rituali, la maschera diviene l'attributo di un ballerino in costume che le dà vita e voce. La maschera assume il suo pieno significato attraverso il movimento ed il portamento di chi la indossa. I ciwara di solito ballano in coppia. Queste cerimonie si svolgono all'inizio della stagione delle piogge, dopo che i campi sono stati seminati, e la danza Chi Wara viene ballata in serata, neicampi e nel villaggio, dopo una faticosa giornata di lavoro. La cerimonia celebra l'unione mitica tra il sole, che incarna il principio maschile, e la terra, principio femminile, mentre viene celebrato il duro lavoro dei giovani agricoltori e la loro arte nel rendere fertile la terra.

Origine della maschera Chiwara

Ci sono diverse versioni del mito fondante per i Chiwara. Secondo una versione Ciwara, essere metà animale e metà umano, sarebbe nato dall'unione fra un serpente e una donna, e sarebbe stato il primo essere con caratteristiche umane, di nome Mousso Koroni. ( Mousso significa "donna" in bambara). Ciwara fin da bambino si dimostrò un abile lavoratore della terra, grazie ai suoi artigli e ad un bastone lasciatogli in dono dalla madre. Questo essere era anche dotato di poteri magici che gli consentivano di trasformare l'erba in miglio. Per nulla geloso delle sue conoscenza egli insegnò quest'arte agli altri uomini, che grazie a lui divennero ottimi agricoltori. I raccolti erano così abbondanti che, con il trascorrere del tempo, gli esseri umani persero ogni interesse per l'agricoltura e sperperarono così le loro conoscenze e la loro cultura. Ciwara, profondamente deluso dall'atteggiamento degli uomini, decise allora di andarsene e sprofondò nel terreno ricongiungendosi con esso. Per farsi perdonare, gli esseri umani decisero allora di realizzare un altare nel quale potesse albergare il suo spirito e crearono le creste maschere per richiamare la sua memoria ed i suoi insegnamenti.

Secondo un'altra versione, i Chiwara evocano la storia di Sanou Koronin, "piccolo gioiello d'oro", figlia di un re Bambara e promessa in sposa al vincitore di una corsa. La gara venne vinta da un camaleonte che aveva barato e si era fatto trasportare sul dorso di un'antilope roana della savana, le cui qualità fisiche e la purezza d'animo evocavano l'ammirazione di tutti gli altri esseri. Sanou Koronin doveva così andare in premio al camaleonte, ma il destino non volle che il baro fosse premiato e la gara risultò fatale per il sordido animale, che morì. Fu così che l'antilope sposò Sanou Koronin.

Nessun commento:

Posta un commento