Bambara o Bamana è un popolo del Mali discendente
dall’antico impero del Mali. Storici sostengono che loro abbiano introdotto
l’agricoltura nell’Africa subsahariana. I bambara sono noti per la loro abilità
nella lavorazione di ferro, legno, cuoio, ceramica e tessuti. Particolarmente
caratteristico della loro produzione artigianale è il chiwara o tjiwara, un
copricapo-maschera tradizionale di legno intagliato, in forma di antilope, che
viene indossato nelle cerimonie religiose. Tutte le maschere bambara sono
realizzate in un particolare stile chiamato segou, caratterizzato tra l'altro
da volti piatti, nasi a forma di freccia, e segni triangolari che rappresentano
cicatrici decorative. Altra caratteristica dei bambara è la realizzazione di
maschere di animali con l'aggiunta di elementi naturali, come le corna. Proprio
queste maschere caratterizzano la loro danza associata a rituali religiosi
connessi principalmente con l’agricoltura. Nel corso di questi rituali, la
maschera diviene l'attributo di un ballerino in costume che le dà vita e voce.
La maschera assume il suo pieno significato attraverso il movimento ed il
portamento di chi la indossa. I ciwara di solito ballano in coppia. Queste
cerimonie si svolgono all'inizio della stagione delle piogge, dopo che i campi
sono stati seminati, e la danza Chi Wara viene ballata in serata, neicampi e
nel villaggio, dopo una faticosa giornata di lavoro. La cerimonia celebra
l'unione mitica tra il sole, che incarna il principio maschile, e la terra,
principio femminile, mentre viene celebrato il duro lavoro dei giovani
agricoltori e la loro arte nel rendere fertile la terra.
Origine della
maschera Chiwara
Ci sono diverse versioni del mito fondante per i Chiwara.
Secondo una versione Ciwara, essere metà animale e metà umano, sarebbe nato
dall'unione fra un serpente e una donna, e sarebbe stato il primo essere con
caratteristiche umane, di nome Mousso Koroni. ( Mousso significa "donna"
in bambara). Ciwara fin da bambino si dimostrò un abile lavoratore della terra,
grazie ai suoi artigli e ad un bastone lasciatogli in dono dalla madre. Questo
essere era anche dotato di poteri magici che gli consentivano di trasformare
l'erba in miglio. Per nulla geloso delle sue conoscenza egli insegnò quest'arte
agli altri uomini, che grazie a lui divennero ottimi agricoltori. I raccolti
erano così abbondanti che, con il trascorrere del tempo, gli esseri umani
persero ogni interesse per l'agricoltura e sperperarono così le loro conoscenze
e la loro cultura. Ciwara, profondamente deluso dall'atteggiamento degli
uomini, decise allora di andarsene e sprofondò nel terreno ricongiungendosi con
esso. Per farsi perdonare, gli esseri umani decisero allora di realizzare un
altare nel quale potesse albergare il suo spirito e crearono le creste maschere
per richiamare la sua memoria ed i suoi insegnamenti.
Secondo un'altra versione, i Chiwara evocano la storia di
Sanou Koronin, "piccolo gioiello d'oro", figlia di un re Bambara e
promessa in sposa al vincitore di una corsa. La gara venne vinta da un
camaleonte che aveva barato e si era fatto trasportare sul dorso di un'antilope
roana della savana, le cui qualità fisiche e la purezza d'animo evocavano
l'ammirazione di tutti gli altri esseri. Sanou Koronin doveva così andare in
premio al camaleonte, ma il destino non volle che il baro fosse premiato e la
gara risultò fatale per il sordido animale, che morì. Fu così che l'antilope
sposò Sanou Koronin.
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