La danza viene eseguita da un gruppo di ballo molto abile (
spesso i ballerini conoscono il kung fu) e consiste nel rendere animato il
corpo del drago con movimenti calcolati e sinuosi tanto da farlo sembrare vero.
Tradizionalmente la struttura del drago era costruita in legno con cerchi di
bambù che delineavano le sezioni cilindriche del corpo, ricoperte a sua volta
da tessuti sfarzosi. Al giorno d’oggi invece viene utilizzato l’allumino e
materiali plastici, rendendo così il drago meno pesante e più controllabile. I
drago può variare dai 25 ai 36 metri di lunghezza ( modelli acrobatici), fino
ai 50-70 metri (per i modelli stile cerimoniale da parata). Le dimensioni e la
lunghezza inoltre variano anche da quanti danzatori lo rappresentano. Si dice
che più il drago è lungo e più porterà fortuna. Spesso il colore principale del
corpo del drago è il verde, che simboleggia una prospera produzione agricola.
Altri colori usati, tuttavia, sono il giallo che sta a significare l'impero
solenne, l'oro o l'argento che indicano prosperità, il rosso dell'eccitazione.
La coda e le squame sono per lo più in argento o glitter colorati, che causano
allegri giochi di luce. Dopo ogni esibizione, il tessuto che ricopre il corpo
del drago viene tolto e riverniciato. La testa del Dragone può arrivare a
pesare sui 14 kg. I danzatori devono avere gran abilità di coordinazione nei
movimenti e soprattutto con la testà del drago che deve seguire l’andamento del
corpo e il ritmo dei tamburi. I passi della danza del drago vengono studiati
appositamente in base all'esperienza ed alle abilità dei danzatori. Alcuni
passi hanno nomi quali "Caverna di nuvole", "Mulinello",
passo del tai chi, "Scambio di denaro", "Ricerca della perla"
(traslitterazione di una mossa chiamata "Drago che vomita la perla")
e "Drago che circonda la colonna". In particolare, il movimento
chiamato "Drago che insegue la perla" simboleggia la continua ricerca
di saggezza da parte dell'animale mitologico. Il classico movimento ondulato
del drago viene ottenuto grazie al movimento coordinato in successione di ogni
sezione cilindrica. Essendo questo il passo base, tutte le altre mosse vengono
lasciate alla fantasia ed alla creatività di ogni corpo di ballo. In generale,
i diversi passi vengono costituiti da spirali in corsa per fare in modo che il
corpo del drago si giri e si intrecci su se stesso. Talvolta gli stessi
danzatori saltano attraverso o sopra le sezioni del corpo del drago,
aggiungendo effetti visuali acrobatici, oppure salgono l'uno sulle spalle
dell'altro per aumentare l'altezza del corpo dell'animale.
Blog di tutti i balli esistenti al mondo, con commenti personali. Si parte dai balli antichissimi africani, fino ai nuovi tipi di ballo moderno.
lunedì 31 marzo 2014
giovedì 27 marzo 2014
Il Rababa
Il rababa è uno strumento arabo conosciuto anche con diversi
nomi : rebap, rabab, rebeb, rababah, al-rababa. E’ uno strumento ad arco le cui
origini si pensa siano afghane, intorno
all'VIII secolo e diffuso dagli arabi in nord Africa, e nel bacino del
Mediterraneo. Il rebab è lo strumento dal quale è poi nato il violino, per
filiazione dalla medioevale ribeca. Vi sono differenti tipi di rebab che hanno
diversi impieghi. Nell'Asia di sud-est il rebab è un grosso strumento simile
alla viola da gamba mentre spostandosi verso ovest gli strumenti tendono ad
essere più piccoli e dal suono più acuto. I modelli passano dagli
artisticamente scolpiti dell'isola di Giava al semplice rebab a due corde
egiziano, realizzato da una mezza noce di cocco.Gli esemplari più ricchi ed
elaborati hanno una cassa in legno pregiato parzialmente ricoperta da una
lamina di rame battuto. Il rebab è lo strumento base della musica popolare di
molti paesi, ed è penetrato anche nella musica classica araba e persiana. Fu
uno degli strumenti prediletti dell'Impero Ottomano ed è ancora oggi molto
diffuso in Turchia nei locali pubblici come le sale da the. Qui sotto un video:
mercoledì 26 marzo 2014
OBBA
Obba è un guerriero Orisha che rappresenta l’amore, la
sofferenza, e simboleggia la fedeltà coniugale. Questa divinità è legata ai
laghi e agli stagni, e abita nei cimiteri. È sincretizzato con la religione
cristiana a Santa Caterina di Palermo e a Santa Rita. Il suo numero è il nove e
d i suoi multipli, e il colore per identificarlo è il rosa o il viola. I suoi
oggetti possono essere i seguenti: un’ incudine di legno , un coltello, una spada,
una mano di lumache , un scudo, una maschera e un timone. Obba indossa un abito
rosa o lilla e la testa coperta con una sciarpa dello stesso colore.
martedì 25 marzo 2014
Danza Quadrilha
Questo ballo ha origine nel 1530 in Brasile, dalle colonie
militari portoghesi. I portoghesi portarono in brasile un tradizionale ballo
medioevale (quadrilha ballo francese) il quale successivamente divento parte
delle tradizioni popolari brasiliane. Oggi la quadrilha si balla su ritmi
tipici brasiliani quali il forrò e il baião. Qui sotto un esempio video della
danza:
lunedì 24 marzo 2014
Danza Halay
Questa è una danza popolare turca, sviluppatasi nell’Anatolia centrale.
E’ una danza ricca di originalità e molto creativa.
La musica è formata dal ritmo di tamburi chiamati Zurna , dal Kaval (tubo del pastore), dal Baglama (strumento a tre corde doppie suonato con un plettro) e dal cigirtma (piffero). In questa forma di danza i ballerini formano un cerchio tenendosi per mano e il primo e l’ultimo ballerino tengono in mano un pezzo di stoffa (un fazzoletto). La danza trova le sue origini dall’Impero di Assiro.
E’ una danza ricca di originalità e molto creativa.
La musica è formata dal ritmo di tamburi chiamati Zurna , dal Kaval (tubo del pastore), dal Baglama (strumento a tre corde doppie suonato con un plettro) e dal cigirtma (piffero). In questa forma di danza i ballerini formano un cerchio tenendosi per mano e il primo e l’ultimo ballerino tengono in mano un pezzo di stoffa (un fazzoletto). La danza trova le sue origini dall’Impero di Assiro.
venerdì 21 marzo 2014
Danza del popolo Nuba
Nuba è il nome collettivo che viene usato per circa 1
milione di abitanti dei Monti Nuba (un area collinare di 48 mila km quadrati
con cime alte tra i 400 e i 900 metri) nel Korfukan e nel Sudan (più o meno nel
mezzo dell'attuale Sudan). Sono in realtà un gruppo di popoli che parlano più
di 50 lingue differenti. Sono agricoltori - coltivano su terrazze spianate
sulle colline - e talvolta sulle pianure più fertili a valle. Allevano inoltre
bestiame. "La loro musica, la danza, la pittura del corpo e la lotta sono
state rese famose da alcuni fotografi e antropologi occidentali, e la maggior
parte della gente Nuba ne è orgogliosa. L'amore per la musica e la danza,
comune a tutti gli africani, fra i Nuba e particolarmente spiccato. Il
musicologo Gerd Baumann ha scritto nel 1987: "Musica e danza non sono
riservati e specialisti o professionisti, ma parte normale dell'esperienza di
vita di ognuno. In un villaggio di Miri non c'e persona, non importa se dura
d'udito, zoppa , o malata di mente, che non sia coinvolta in musica e danza in
diverse occasioni parecchie volte al mese, e non c'e giorno in cui musica o
danza non sia fatta in una casa o l'altra, in un campo che viene preparato alla
coltivazione, nella piazza del villaggio. Invece che un'occasionale
divertimento, musica e danza sono parte intrinseca della vita sociale".
giovedì 20 marzo 2014
Il Country in stile Catalano
Questo stile nasce dall’esportazione e dal successo mondiale
del country americano. La voglia di mettere in pratica questo ballo in Europa
diede vita a la formazione di nuove coreografie e passi che nelle piste da
ballo risultavano fuori dai soliti canoni originali anche se ballati su la
stessa musica. I ballerini ormai appassionati da questi nuovi passi e
coreografie e malgrado le critiche, si
ritrovavano lontano dalle piste da ballo, quindi lontano dalle malelingue. Le
coreografie nate dal coreografo David Villellas venivano chiamate “Catalane”
esseno lui stesso di origine Catalana. Dal 2008 lo stile country catalano prese
sempre più piede dividendo il country in due filoni: Il country line dance e
il country catalano.
Per ulteriori info vi consiglio la consultazione del seg.
link:
http://www.countrylovers.it/index.php/country-story.html
mercoledì 19 marzo 2014
Storia della danza del Drago
La danza del Drago nasce nella dinastia Han. I cinesi, in
quel periodo, mostravano grande rispetto e fede verso l’immagine del drago. Il
drago cinese ha avuto origine attraverso la fusione stilizzata con vari
animali, dove le corna son ricavate dal cervo, le orecchie dal toro, gli occhi
dal coniglio, le fauci dalla tigre, le squame dal pesce, e il tutto legato con il corpo dal serpente. Vi
era la credenza che il drago fosse un animale anfibio con l'abilità di
camminare sulla terra, volare in aria e nuotare nel mare, divenendo governatore
del tempo atmosferico nuvoloso e piovoso. Il Drago era considerato sacro tanto
che gli imperatori vollero considerarsi
se stessi dei draghi. La danza del drago è ormai parte importante della cultura
e della tradizione cinese, e si è diffusa internazionalmente grazie
all'emigrazione del popolo cinese nel mondo. È diventata una componente delle
arti performative cinesi, e simboleggia la buona sorte e la prosperità per
l'anno a venire. Durante la dinastia Qing, il corpo di ballo della provincia
del Foochow fu invitata a Pechino per esibirsi nella danza del drago, ed
ottenne fama nazionale grazie all'apprezzamento dell'imperatore.
martedì 18 marzo 2014
Il Nay
Questo strumento di origine antichissima è un flauto formato da una canna (non di Bambù). Il flauto è aperto alle due estremità e viene suonato
appoggiandolo sul labbro inferiore e tenendolo in diagonale. Il suono prodotto
offre al musicista esperto un’estensione di due ottave e mezzo, e si riesce a
produrre nove suoni diversi. Questo strumento è l’unico a fiato usato nella
cultura araba e il suo nome deriva dal termine persiano che indica la canna. La
posizione delle labbra, delle gengive e, ovviamente, delle dita permette di
modificare sensibilmente la qualità del suono, di passare improvvisamente da un
suono acuto a uno grave. Questo strumento è legato alla poesia mistica e per questo il soffio che fa suonare il
flauto viene assimilato al soffio dello spirito che fluisce nel cuore del
mistico.
lunedì 17 marzo 2014
OYA’
Oyà è una dea della mitologia Yoruba, essa ha il controllo del vento, dei terremoti, dei tornado ed ei fenomeni naturali
intensi e impetuosi come i fulmini. Oyà viene definita la madre del caos e dei
cambiamenti, ed è una dea guerriera patrona dell'abilità femminile di governare.
Spesso la si rappresenta con il fuoco in mano perché è considerata anche la
signora delle fiamme. E’ la moglie di Oggun e successivamente di Shango . Nella danza viene rappresentata con un
machete in mano che le fa valere il suo
grande potere di dominatrice. In Brasile questa divinità è conosciuta con il
nome di Yansa, a Haiti invece è chiamata Aido-Wedo e nella santeria cubana
Olla. Vive alle porte dei cimiteri ed insieme ad Obatala, Eleggua e Obba è uno
dei 4 venti che comanda con i suoi "iruche" (i suoi attributi code di
cavallo) e la sua gestualità è uguale a quella dello sposo. Il suo giorno è il
venerdì ed il suo numero è il nove, le appartengono tutti i colori tranne il
nero. Nella religione europea è santa Barbara, Nostra Signora della Calderia,
Giovanna d'Arco e Santa Teresa del Bambin Gesù. Si festeggia il 4 di dicembre
ed il 2 di febbraio. Il suo giorno è il sabato. I suoi numeri sono il 9, il 19,
il 29, il 39, il 49, il 99 e i multipli di 9. In Africa, nella religione
tradizionale Yoruba, le è stato assegnato il ruolo di patrona del fiiume Niger
e i suoi nove figli sono i nove affluenti del fiume. Viene invocata affinché
trasmetta quella saggezza necessaria per superare situazioni difficili.In
Nigeria, il suo culto è praticato dai devoti nelle loro stesse abitazioni,
all'interno delle quali viene allestito un altare, caratterizzato da un vaso
coperto circondato da amuleti e vari oggetti magici caricati di valenze
simboliche: corone di rame, una spada, perle di vetro colorato, corna di
bufalo. Per ingraziarsi la dea, i suoi seguaci le offrono i suoi cibi
preferiti, quali melanzane e torte a base di fagioli. Qui sotto un esempio delle dea rappresentata nella danza:
Etichette:
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Yansa
domenica 16 marzo 2014
Danza Xaxado
Il Xaxado è un ballo tipico del nord-est brasiliano, che
nasce da un gruppo di banditi che la praticavano per festeggiare i loro
vittorie. In un primo momento è stato chiamato Xaxado solo la musica che è
stata utilizzata come sfondo per “calpestare” la danza. La sua musica è aggressiva
e satirica mentre i vestiti erano sempre in marrone e cuoio (i quali erano
usati anche per proteggersi dalle spine
del “backcountry caatinga”), con il sandalo dello stesso materiale e poi sempre
accompagnati dal fucile . Questa danza è di tipo coreografica di gruppo all’inizio
essendo una danza dei banditi la figura femminile risultava assente, ma verso
la seconda metà del XX° secolo la donna si inserì nel ballo. La struttura di
base originale del xaxado è la seguente:
piede destro avanti in tre e quattro lati si muove e tira il piede sinistro, ed
è scivolato in un rapido tocco. I punti si riferiscono ad atti di guerra, sono
gentili ma fermi. Qui sotto un esempio video:
giovedì 13 marzo 2014
La danza “Pentozali”
La danza “Pentozali” trova le sue origini nell’isola di
Creta. Essa è eseguita principalmente da uomini che si muovono in cerchio,
formando una grande catena che poi si spezza in catene più piccole, man mano
che il ritmo si fa più serrato e mantenerlo diventa sempre più difficile. Questo
ballo deriva dalla rivoluzione greca contro gli Ottomani chiamata “Rivoluzione
di Daskalogianni,” uno dei più grandi eroi nazionali, che ha avuto luogo nel
1770. Quella rivoluzione contro gli occupanti Ottomani fu soffocata nel sangue,
ma la danza restò da allora negli annali di tutto il Paese come simbolo di
libertà. Narra la storia che Daskalogianni fu costretto ad arrendersi credendo
nella promessa dei turchi di fermare le stragi e concedere l’amnistia. Ma alla
fine venne ucciso in un modo barbaro, scorticato vivo nella piazza di Heraklion
di fronte ad una folla attonita.
Questa danza è la base della nascita del Sirtaki. Qui sotto un video esempio:
mercoledì 12 marzo 2014
Danze dei Mossi
Questo popolo africano nel Burkina Faso rappresentano oggi
il 40% della popolazione con 6,2 milioni di individui, inoltre un gruppo di circa un milione di persone vive
nella Costa d'Avorio, mentre una comunità di circa 150 mila individui vive in
Ghana. Dalla nascita alla morte tutte le tappe della vita dei Mossi sono
scandite da cerimonie e da riti di passaggio.Sono allevatori e coltivatori
(sorgo,miglio, sesamo e arachidi in particolare). La musica ha una funzione
essenziale nella vita dei Mossi, non solo come intrattenimento e arte che
accompagna le cerimonie, ma anche come elemento che scandisce il ritmo durante
il lavoro agricolo. Infatti i Mossi usano molto gli strumenti a percussione
ricavati da grandi zucche e suonati con le mani o in legno e suonati con
bacchette durante il lavoro nei campi. La costruzione di maschere, costruite da
abili artigiani per le numerose cerimonie, ha un un doppio valore, quello sacro
poichè mette in relazione gli uomini con gli spiriti ancestrali e quello politico
poichè accompagna il potere della classe dominante.
Per ulteriori info vi
consiglio di visitare il link seg.:
http://www.sancara.org/2011/08/popoli-dafrica-mossi.html
martedì 11 marzo 2014
Il Banjo
Il Banjo è uno strumento di origine africana che fù
importato dagli schiavi africani e usato molto successivamente nella musica
nordamericana. Alcuni studiosi ritengono che questo strumento si sia sviluppato
attorno alla prima metà dell’ottocento. Lo strumento in quel periodo assunse
pian piano la forma attuale di cassa armonica, costruita come un tamburo con un
meccanismo per il tiraggio della pelle (in precedenza era ricavato da una zucca
essicata con la pelle inchiodata), lo strumento inoltre è formato da un manico
con quattro corde lunghe e una più corta, suonata dal pollice. Per ulteriori
info vi invito a consultare il seg. link:
http://it.wikipedia.org/wiki/Banjo
lunedì 10 marzo 2014
SHEN YUN PERFORMIG ARTS (da non perdere in aprile a Milano stupendo spettacolo)
Oggi volevo farvi conoscere, se ancora non foste a conoscenza, di questo grandissimo gruppo internazionale di danze tradizionali cinesi. Questo gruppo nasce grazie all'unione a New York, di alcuni dei migliori artisti cinesi desiderosi di far conoscere a tutto il mondo la vera cultura tradizionale cinese, la quale negli ultimi 60 anni è stata brutalmente repressa dal regime comunista. Di seguito vi lascio il link del loro sito internet per chi volesse maggiori info:
http://it.shenyunperformingarts.org/
venerdì 7 marzo 2014
Bush dance
La Bush danza è uno stile di danza dall'Australia, in particolare dove la musica è fornita da una banda "Bush". Dal momento del primo insediamento coloniale dell’Australia, il ballo australiano mutò rapidamente con nuovi stili di ballo e alcune danze hanno molte differenti varianti regionali. Inoltre , alcune danze più recenti sono state scritte da australiani in uno stile tradizionale anglo -celtica (inglese / irlandese / scozzese o una fusione ). qui sotto un video esempio:
giovedì 6 marzo 2014
mercoledì 5 marzo 2014
Danza tumbandera
Questa danza ha un ritmo binario, con passi e figure simili
al samba brasiliano. Il ritmo tumbandero era suonato con tamburi di forma
semiconica chiamati tumba. Questo è un ballo contadino di origine Africana si
eseguiva con una pedana interrata e una
corda legata ad un tamburo e tesa ad un albero. Il percotimento del suonatore
sulla corda produceva un suono grave e ritmico. Altre informazioni le potete trovare nel link qui sotto:
martedì 4 marzo 2014
Forrò Xote
Questa danza nasce da un ritmo musicale binario o
quaternario. La parola Xote deriva da una parola tedesca “Schottisch” che
significa scozzese, in riferimento alla Polka scozzese. Questo ritmo
(scozzese-polka) fu importato in brasile da Josè Maria Toussaint e divenne
molto apprezzato nel periodo imperiale. Il ritmo mischiandosi, pian piano, con
la cultura degli schiavi neri si evolse e fu chiamato con la parola " xótis
" o semplicemente " Xote “. A questo ritmo si evolse un modo nuovo di
ballare, molto versatile. Ci possono
essere, variazioni ritmiche , dal sud del Brasile ( Xote il gaucho ) a nord-est
del paese (forrò norestino) . Molti altri ritmi hanno una marcatura simile all’
Xote , esso inoltre ha anche incorporato
i vari passi di danza ed elementi di musica latino-americana , come ad esempio
, passi da salsa , rumba e il mambo . Oggi, il xote è uno dei generi musicali
più suonato e ballato in Brasile .Qui sotto un esempio video di questo genere musicale e di ballo:
lunedì 3 marzo 2014
Il Sirtaki
Questa è una danza popolare di origine greca ,fu creata nel
1964 per il film Zorba il greco e per questo motivo può essere chiamata anche
danza di Zorba. La caratteristica principale della danza è data dal ritmo musicale, il quale da lento
passa in maniera graduale ad essere sempre più veloce. Questa danza, nonostante la sua nascita recente, è oggigiorno
molto ballata ed è diventata quindi un’attrazione culturale turistica praticata
soprattutto nei ristoranti di stile greco di tutto il mondo. Questo ballo
deriva da musiche già precedentemente esistite, perché ne è esempio la
Ciuleandra rumena simile nel ritmo e nei passi. Il sirtaki si balla in
formazione lineare o a cerchio con le mani sulle spalle del vicino. La
formazione in linea è ritenuta più tradizionale. Il metro è di 4/4, con
andamento crescente, e spesso la battuta viene modificata in 2/4 nelle parti
più veloci. Conseguentemente, la danza inizia con movimenti più lenti e
armoniosi, con passi che non si distaccano molto dal suolo ma che si
trasformano gradualmente in azioni più veloci, spesso anche salti e balzi. qui di seguito un esempio video di questa bellissima danza:
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